venerdì 27 marzo 2020

ANTROPOLOGIA

PENSARE ,COMUNICARE,CLASSIFICARE
IL PENSIERO 

Lo "stile" di pensiero delle culture
Ci sono alcune distinzioni in merito a questo argomento , ovvero :la distinzione tra pensiero concreto e pensiero astratto , poi quella tra comunicazione orale e comunicazione scritta e infine la percezione del tempo e dello spazio .

Gli elementi cognitivi comuni a tutte le culture
Tutti gli esseri umani sono più o meno dotati delle stesse capacità sensoriali e intellettuali e,se vi sono differenze tra loro, queste si manifestano all'interno di tutte le culture e non tra le culture.
esempio: i Mundurucu


Modi diversi di conoscere e di comunicare
I primi europei avevano sistemi di numerazione che non superavano poche unità  e l'assenza di un concetto astratto di spazio e di tempo , erano interessati anche alla flora e alla fauna ma solo quella che ritenevano utile .
però di questi popoli non si sapeva molto e più in la si è scoperto che questi erano più evoluti di quanto si pensasse.

Gli Inuit e la neve 











Gli inuit sono gli eschimesi e sono stai studiati alla fine dell'ottocento dai primi antropologi . Questi avevano un'organizzazione sociale molto semplice e una tecnologia , per quanto efficace , assai elementare .
Essi hanno elaborato una conoscenza molto dettagliata dell'ambiente nel quale sono vissuti per secoli e forse per millenni.
Esempio: hanno quaranta modi diversi per chiamare la NEVE , in base alle sue caratteristiche.

Due modi diversi di osservare e descrivere il mondo
A questi popoli non mancavano i termini e i modi di osservare , ma non avevano termini che corrispondono ai nostri :albero , mammifero ,neve .
Le loro classificazioni sono meno sistematiche di quelle che troviamo nei volumi di botanica perchè a differenza di queste ,esse derivano dall'esperienza concreta e non da una riflessione astratta.
La differenza principale di quel pensiero , rispetto al pensiero scientifico moderno , è che tali aspetti sono esercitati solo in relazione a contesti d'esperienza e non astratti o ipotetici come quelli degli scienziati.

COMUNICAZIONE ORALE E COMUNICAZIONE SCRITTA 


La società a "oralità primaria"
La comunicazione ordinaria si svolge per lo più in forma orale, ci rendiamo conto però quanto di quanto di quanto la stessa comunicazione orale sia condizionata dalla scrittura .
Il nostro modo di esprimerci oralmente è , infatti , guidato da un pensiero che si fonda sull'assimilazione della scrittura .
Esistevano fino a poco tempo fa le società A "ORALITA' PRIMARIA", e queste indipendentemente dal loro grado di complessità sul piano politico , economico e amministrativo , non conoscevano alcuna forma di scrittura.
ESEMPI: Gli inca in Perù 

Elementi di oralità primaria oggi









Oggi società a "oralità primaria " non esistono più .
Ma molti elementi tipici dell'oralità primaria si sono infatti mantenuti in ampie aree del pianeta. 
Anche nelle società industrializzate , dove la scrittura è elemento essenziale della comunicazione , spesso essa rimane per molte persone un elemento marginale nella via.

Le origini della scrittura
Le ricerche più recenti ci dicono che la scrittura fu sviluppata a partire da alcuni sistemi di calcolo ,che col tempo , comportarono la sostituzione di oggetti , come sassolini e semi di piante, ciascuno con un significato corrispondente. 
La scrittura comparve in Mesopotamia con i sumeri e la loro scrittura CUNEIFORME.

La scrittura alfabetica nella quale a ogni segno corrisponde un suono della lingua, risale invece al quattordicesimo secolo a.C e fu inventata , sembra dai fenici nella regione dell'attuale Libano.

Il condizionamento della scrittura sul pensiero










La scrittura è stato detto , esercita sulla parola una sorta di condizionamento .se noi pensiamo a una parola , la nostra mente scolarizzata la pensa come parola scritta.

Cantastorie e poeti
In alcuni casi come quello dei cantastorie si preferisce trasmettere il saper oralmente, e perciò affidarsi a TECNICHE MNEMONICHE che sono direttamente derivate da uno stile di pensiero tipico delle culture orali .

Le tecniche mnemoniche 
I cantastorie imparano i testi oralmente verso per verso e per rendere la cosa più agevole, li riempiono di formule fisse e di espressioni stereotipate e ripetitive .
L'uso di queste ripetizioni o formule fisse fa si che i racconti dei cantastorie si allontanino raramente dai modelli prestabiliti , per cui questi ultimi cambiano solo molto lentamente nel tempo.

RISPOSTE :PAGINA 132
1)La differenza principale di quel pensiero , rispetto al pensiero scientifico moderno , è che tali aspetti sono esercitati solo in relazione a contesti d'esperienza e non astratti o ipotetici come quelli degli scienziati .
2)L'opinione di levi Straus riguardo al pensiero primitivo è che questo non sia affatto privo di aspetti speculativi , riflessioni e teoretici.
3)La prima forma di scrittura fu la scrittura cuneiforme dei sumeri .
4)Gli espedienti che utilizzano i cantastorie per memorizzare i loro racconti sono le tecniche mnemoniche.

QUESTIONI DI INTELLIGENZA










Intelligenza e capacità intellettuali universali
Tutti gli esseri umani possiedono analoghe POTENZIALITA' INTELLETTUALI .
Vi sono alcune capacità universalmente distribuite in tutti gli esseri umani non colpiti da patologie o disturbi particolari, si tratta :dell'astrazione , della categorizzazione ,dell'induzione ,della deduzione .

Le strategie funzionali 
Si dice pertanto che le capacità universali vengono adattate a diverse STRATEGIE FUNZIONALI , le quali dipendono da fattori sociali , culturali psicologici , affettivi ecc. 
Ci si è resi conto che gli individui a cui tali test  venivano somministrati rispondevano in base a "strategie funzionali" diverse.
Queste strategie non solo variano da un contesto culturale all'altro , ma variano anche da soggetto a soggetto  all'interno della stessa cultura .
Esempio: studio fatto sui bambini banchi e i bambini neri : bambini neri sono più timidi di quelli bianchi.



Gli stili cognitivi 
La diversa reazione a un test interculturale è anche stata fatta risalire a STILI COGNITIVI differenzi .
Per comodità si dice che lo stile cognitivo può oscillare , in misura diversa , tra due estremi ideali :a)uno stile cognitivo globale e b)uno stile cognitivo articolato .
Il primo sarebbe caratterizzato da una disposizione cognitiva che parte dalla totalità del fenomeno considerato per giungere successivamente alla particolarità degli elementi di cui si compone. Lo stile articolato sarebbe invece quello che parte dalla considerazione dei singoli elementi elementi dell'esperienza per risalire poi alla totalità .

Ciascuno utilizza una pluralità di stili cognitivi 
Tutti gli esseri umani tendono infatti a comportarsi , cognitivamente parlando , in maniera , in maniera ora più globale ora più articolata , e ciò a seconda delle situazioni in cui si trovano a esercitare la propria attenzione e il proprio ragionamento .

PAROLA E MONDO 
La potenza della parola 
In assenza di scrittura , le parole non hanno un'esistenza duratura . 
Nelle culture fortemente orali la pregnanza delle parole , cioè la loro efficacia , pare essere legata al momento in cui le parole stesse sono pronunciate. 

Il potere dei nomi 
In certe culture , molte delle quali non sono certo ignare dell'esistenza e dell'uso della scrittura , si ritiene che i nomi abbiano un potere sulle cose e sugli esseri umani .
Presso alcuni popoli gli individui hanno nomi segreti e presso altri non è educato rivolgersi a una persona pronunciando il suo nome invece che un soprannome o un "tecnonimo".

SCRITTURA ,ORALITA' E MEMORIA



Il rapporti tra scrittura , argomentazione ,moduli mnemonici 
Prima della scrittura , e anche prima che la scrittura si diffondesse in maniera massiccia (Europa del sedicesimo secolo ), le tecniche di conservazione della memoria erano diverse.
Laddove la scrittura è assente , l'unico modo per ricordare lunghe sequenze argomentative è pensare per "moduli mnemonici" che,come abbiamo visto a proposito dei cantastorie e dei griot, possono funzionare per un veloce recupero orale.

La selezione della memoria nell'oralità 
Dove non esistono testi scritti ,ci si può affidare quasi solo alla parola .Si tratta di una parola che , per poter essere ricordata e trasmessa , deve fare affidamento su moduli mnemonici ripetitivi . Un effetto di questo modo di trasmettere la memoria è che esso tende a produrre effetti "omeostatici " :tende cioè a eliminare tutto ciò che non ha interesse per il presente .Detto altrimenti , del passato e delle conoscenze viene trasmesso solo ciò che interessa al presente.

Scrittura e modificazione del pensiero 
Il poter fissare le parole in un testo scritto comporta la possibilità di immaginare delle alternative a quanto viene affermato nel testo stesso .
La scrittura consente , di fatto , di sviluppare un pensiero più ampio di quello legato all'oralità , perchè permette di entrare più rapidamente in contatto con molteplici punti di vista , di confrontarli in maniera sistematica e di elaborare nuove proporzioni a partire da quelle esistenti .

RISPOSTE: PAGINA 139
1)Le potenziali intellettive universalmente presenti negli esseri umani sono:l'astrazione ,la categorizzazione ,l'induzione e la deduzione.
2)La differenza fra lo stile cognitivo globale e quello articolato è che il primo è caratterizzato da una disposizione cognitiva che parte dalla totalità del fenomeno considerato per giungere solo successivamente alla particolarità degli elementi di cui si compone.  Mentre lo stile articolato sarebbe invece quello che parte dalla considerazione dei singoli elementi dell'esperienza per risalire poi alla totalità .
3)Presso alcuni popoli le parole si caricano del potere dei nomi.

I MEDIA E LA NUOVA "COMUNICAZIONE GLOBALE"









Media e cultura
La televisione è diventata la regina dei media e nell'epoca attuale , il simbolo del loro carattere pervasivo nella vita delle popolazioni del pianeta. La televisione è un mezzo facilmente accessibile e di amplissima portata. Per questo motivo essa è un mezzo culturalmente influente.

Il cambiamento culturale provocato dai media 
I media , e la televisione su tutti , sono fattori attivi nel processo di produzione e di cambiamento culturale.
Il sociologo canadese Mcluhan fece una riflessione che ruota intorno all'ipotesi secondo cui i media pervadono i comportamenti indipendentemente dai contenuti dell'informazione (la celebre tesi:il mezzo è il messaggio)ciò che arriva dai media ha un potere tale da condizionare sempre e comunque la mentalità e l'agire dei singoli.

LA CLASSIFICAZIONE DEL MONDO 
L'ordine delle etnoscienze
Tutti i popoli possiedono una conoscenza più o meno ricca e complessa dell'ordine della natura .
Gli antropologi che si sono dedicati allo studio di questo argomento nei contesti culturali più diversi definiscono la loro specializzazione con il termine ETNOSCIENZA .
L'etnoscienza è lo studio di come le differenti culture (popoli)organizzano le proprie conoscenze del mondo naturale.
Tali conoscenze e concezioni non sono casuali e frammentarie ,ma possiedono gradi di sistematicità e di coerenza spesso notevoli,sebbene differenti e meno esatti di quelli elaborati dalla scienza moderna.

L'ordine naturale dei Waiwai
I Waiwai sono orticoltori dell'Amazzonia ,e per loro il divieto del consumo della carne da parte delle donne è un TABU' che fa parte di un sistema più ampio di divieti .

La classificazione dei colori:l'analisi di Berlin e Kay...



Berlin e Kay furono due antropologi degli anni sessanta che confrontarono le terminologie cromatiche presenti in ventisei lingue diverse .Accertarono così che il numero dei termini presenti in esse variava da un minimo di due, come in alcune lingue della Guinea , a un massimo di undici .Questi termini fondamentali o "di base" come Berlin e Kay li chiamarono ,sono quelli che riflettono fenomeni di percezione del colore senza bisogno di ulteriore specificazione per essere compresi.
...le conclusioni











Sulla base delle loro ricerche ,Berlin e Kay giunsero a tre conclusioni.
a)tutti gli esseri umani sono in grado di percepire tute le gradazioni del colore ma queste gradazioni vengono ricondotte a un numero minore di categorie cromatiche .
b)La terminologia cromatica di base si sviluppa secondo una linea precisa .
c)Il numero dei termini di base impiegati da una lingua per indicare i colori sarebbe in relazione con la complessità culturale e tecnologica della cultura in questione .

TEMPO E SPAZIO :DUE CATEGORIE DELLA MENTE UMANA
Le intuizioni universali di tempo e spazio
In riferimento alla trasformazione delle cose e di se stessi , gli umani percepiscono ciò che noi chiamiamo TEMPO , mentre in riferimento al posizionamento del proprio corpo e delle cose rispetto ad altri corpi e ad altre cose ,percepiscono ciò che noi chiamiamo SPAZIO . La capacità di percepire il tempo e lo spazio -cioè il fatto che la nostra mente si è strutturata in modo da avere la loro INTUIZIONE - è la funzione primaria della nostra attività mentale .Senza tale funzione non sarebbe possibile , per la mente , dare forma al pensiero.

Dalle intuizioni universali nascono i diversi modelli di calcolo
CONCLUSIONI UNIVERSALI:
a)non possiamo pensare nulla che sia fuori da un tempo e da uno spazio;
b)tempo e spazio sono due dimensioni costitutive di qualunque modo di pensare;
c)tutti gli esseri umani hanno ben chiaro che esistono un prima ,un adesso e un dopo.

I diversi modelli per calcolare il tempo:puntiforme e uniforme
L'idea che il tempo sia un'entità uniforme ,misurabile e frazionabile non è universale , anche se , una volta spiegata , può essere compresa da tutti.Ma una volta capita non significa che venga usata.

RISPOSTE: PAGINA 150
1)Dalla definizione kantiana di tempo e spazio si possono trarre le conseguenze che la capacità di percepire il tempo e lo spazio è la funzione primaria della nostra attività mentale e senza tale funzione non sarebbe possibile, per la mente , dare forma al pensiero .
2)Secondo Nilsson il tempo nelle diverse culture viene concepito in maniera puntiforme .
3)Un luogo è un deposito di memoria quando in questo avvenne un fatto importante per la storia di una nazione , dove furono sterminate migliaia di persone ecc.

LA CONOSCENZA DEL MONDO :VERIFICA 
1)B ; 2)D ;3)A ;4)C ;5)A

N2: pensiero astratto = gli aspetti sono esercitati solo in relazione a contesti d'esperienza  e non astratti o ipotetici come quelli degli scienziati
strategie funzionali=gli adattamenti , determinati da fattori psicologici, culturali , sociali , attraverso cui gli individui utilizzano le potenzialità intellettuali universali.
tecniche mnemoniche 

N3:

N4:A=3 B=4 c=1 d=5 e=2



giovedì 26 marzo 2020

PEDAGOGIA

                ILLUMINISMO ED EMPIRISMO
NUOVE PRATICHE EDUCATIVE 



Una nuova idea della mente umana 
Nel corso del settecento ci fu un dibattito che determinò il ripensamento di molte delle pratiche e una revisione dell'organizzazione della gestione delle scuole da parte delle monarchie assolutistiche. 
Negli studi relativi alle capacità intellettive dell'uomo e nelle riforme scolastiche della seconda metà del diciottesimo secolo che vanno ricercate alcune spinte decisive verso le moderne teorie e prassi pedagogiche .
Le pionieristiche ricerche sull'origine e sullo sviluppo delle idee di molti pensatoi oltre a quelle altrettanto pionieristiche di Locke, misero definitivamente in crisi la tradizionale teoria dal'          INNATISMO , secondo cui l'uomo sarebbe nato con alcune idee già impresse nella mente .
La migliore conoscenza dei processi mentali dell'essere umano portò a individuare l'origine della conoscenza nell'esperienza e nelle capacità sensoriali e intellettive dell'individuo.
Da qui nacque la corrente filosofica nota come empirismo , secondo la quale ,l'uomo oltre a non possedere alcuna idea innata , per crescere e svilupparsi ha bisogno di poter conoscere il mondo per mezzo dell'esperienza .

Il contributo degli studi medici
Fu importante anche il contributo della ricerca medica , la medicina diede ulteriore impulso agli studi sull'uomo e sui suoi meccanismi fisiologici .
Per la prima volta divenne chiara a tutti , la differenza tra adulto e bambino . Così , mentre la MEDICINA INFANTILE ,si concentrava sullo studio delle caratteristiche degli infanti , la psicologia cominciava a considerare il bambino in quanto essere dotato unicamente dei sensi per conoscere il mondo e privo di qualunque idea innata .

Tutelare la salute dei bambini 
La moderna concezione di uomo aprì nuovi orizzonti al'educazione:l'infanzia cominciò ,così ,a essere pensata non più come un'età imperfetta , ma come la fase della vita da destinare all'apprendimento .
Se il bambino non veniva più pensato come un adulto incompleto e debole , l'infanzia diventava una tappa fondamentale nello sviluppo di un individuo , a cui doveva essere permesso sia di crescere in modo sano sia di integrarsi nel suo contesto sociale.
La tutela della salute dei bambini costituiva la migliore garanzia per la loro sopravvivenza .

L'educazione intellettuale
Si chiedeva un aggiornamento dei metodi di insegnamento e dei programmi scolastici .
Per EDUCAZIONE INTELLETTUALE si intendeva all'epoca , i contenuti specifici dell'istruzione.
I professori normalmente si limitavano ad adottare il modello didattico tradizionale .

Il latino materia obbligatoria 

domenica 22 marzo 2020

SOCIOLOGIA

             LA STRATIFICAZIONE SOCIALE

LA STRATIFICAZIONE E LA MOBILITA'

Gli strati sociali
Ogni società presenta al proprio interno una molteplicità di strati che si differenziano tra loro per il diverso accesso che i rispettivi membri hanno alle risorse comuni .
La PRINCIPALE CONSEGUENZA della disuguaglianza sociale , consiste in quella che in sociologia viene detta STRATIFICAZIONE SOCIALE , che è quando la società si compone di una PLURALITA' DI STRATI , identificati dal fatto di avere possibilità disuguali di accedere ai vari tipi di risorse disponibili.
Due aspetti della società importanti che sono sottolineati dalla stratificazione sono: che essa la descrive come una collettività disposta secondo una SCALA  GERARCHICA . L'immagine degli strati mira a rendere conto di una società in cui le diverse cerchie di popolazione sono sovrapposte le une alle altre. 
La gerarchia sociale non è una gerarchia di individui , ma di gruppi relativamente omogenei al loro interno .

giovedì 19 marzo 2020

PSICOLOGIA

                              IL GRUPPO
INDIVIDUI E GRUPPI



Le caratteristiche per essere "gruppo"
La psicologia ha studiato i gruppi evidenziandone le caratteristiche e le dinamiche.
Il sociologo Robert Merton lo definisce come " UN INSIEME DI INDIVIDUI CHE INTERAGISCONO SECONDO DETERMINATI MODELLI , PROVANO SENTIMENTI DI APPARTENENZA AL GRUPPO , VENGONO CONSIDERATI PARTE DEL GRUPPO DAGLI ALTRI MEMBRI ".


Un gruppo sociale deve presentare delle caratteristiche: INTERAZIONE , APPARTENENZA E IDENTITA' .
E a queste altri psicologi aggiungono la condivisione di scopi comuni , di norme e di valori. 
Il gruppo sociale va distinto va distinto dal semplice AGGREGATO e dalla CATEGORIA SOCIALE .
Per analizzarli occorre osservare ed esaminare status cioè ruoli , norme reti di comunicazione , leadership.
Ad alimentare questa complessità concorre oggi il cyberspazio ,ovvero un universo virtuale in cui si costituiscono gruppi in parte simili in parte differenti da quelli generati dalle relazioni vissute nella realtà fisica.

Le dimensioni del gruppo



Il gruppo più piccolo è la DIADE (costituita da due persone ), poi c'è la TRIADE , (tre persone) .


Man mano che il gruppo si allarga le tensioni all'interno possono essere maggiormente distribuite tra i vari individui e il rischio che esso si sfaldi diminuisce . 
Quando il gruppo supera le 7 persone è più difficile una comunicazione congiunta di tutti i componenti . Più gli aderenti sono numerosi , più è facile che qualcuno assuma il RUOLO DI LEADER . 


IL SISTEMA DII STATUS E IL RUOLO ALL'INTERNO DEL GRUPPO 

Diversità di status e dinamicità del sistema

Il sistema di status si riferisce alla posizione che un individuo occupa all'interno di un gruppo e alla valutazione di quella posizione in una scala di valori. 
Gli studiosi di psicologia sociale usano vari metodi per individuare le diversità di status in un gruppo. 
L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE , per esempio , durante la quale si assiste a un'interazione fra osservatore e osservato , mette in luce che chi occupa uno status elevato tende a parlare di più interrompendo e dando ordini agli altri .
Lo status di ogni membro può essere modificato se subentra una NUOVA PERSONA all'interno del gruppo .

Costruzione del ruolo e conflitti 

Il RUOLO è l' insieme di aspettative condivise circa il modo in cui deve comportarsi una persona che occupa un certo status all'interno di un gruppo .



La suddivisione dei ruoli implica, inoltre , la DIVISIONE DEI COMPITI , facilitando il raggiungimento degli obiettivi comuni .
All'interno del gruppo , ogni membro può rivestire ruoli diversi . 
Nei gruppi possono anche insorgere CONFLITTI dovuti alle modalità attraverso le quali si distribuiscono e si relazionano i diversi ruoli .  

RISPOSTE :PAGINA 167
1)Le caratteristiche di un gruppo sociale sono:l'interazione ,l'appartenenza e l'identità .
2)La famiglia è caratterizzata da un intima associazione e cooperazione faccia a faccia e appartiene a due tipologie di gruppo ovvero il gruppo primario e il gruppo secondario .
3)I fattori che conferiscono dinamicità al sistema si status in un gruppo sono :la leadership e il cyberspazio.

LE NORME E LE RETI DI COMUNICAZIONE 

Le regole di comportamento e le loro funzioni 

Le NORME sono l'insieme delle ASPETTATIVE CONDIVISE DAL GRUPPO rispetto al modo di comportarsi in quanto appartenenti al gruppo medesimo .Esse indicano LE REGOLE DI COMPORTAMENTO .
L'individuazione delle norme serve anche a delimitare lo spazio dii LIBERTA' INDIVIDUALE all'interno del gruppo . 
Le NORME assolvono le seguenti funzioni :
1)mantenimento del gruppo 
2)raggiungimento degli obiettivi 
3)costruzione di sistemi di riferimento per l'interpretazione della realtà 
4)definizione dei rapporti con l'esterno , cioè con gruppi esterni , istituzioni e organizzazioni. 

La comunicazione nel gruppo 



La comunicazione in un gruppo è fondamentale , in quanto favorisce lo SCAMBIO e il CONSOLIDAMENTO di relazioni interpersonali .
La comunicazione può avvenire attraverso 2 diversi processi :
1)La comunicazione a ruota è centralizzata che è focalizzata sul LEADER . 
2)La comunicazione a rete è decentrata , che è diffusa tra tutti i membri .

In genere , nel primo caso le ricerche tendono a dimostrare una minore soddisfazione da parte dei comportamenti del gruppo , mentre è il contrario nel secondo.

IL POTERE E LA FIGURA DEL LEADER 





Le diverse forme di potere

Il potere è la possibilità che un individuo ha di INFLUENZARE E CONTROLLARE il comportamento altrui e si esprime in diverse forme:
1)il potere di ricompensa 
2)il potere coercitivo
3)il potere legittimo
4)il potere di esempio
5)il potere di competenza

I diversi tipi di leadership



Il LEADER è colui che esercita maggiore influenza sugli altri membri del gruppo, facilitando il raggiungimento di un obbiettivo comune .
La LEADERSHIP assolve due funzioni ben precise : quella socio emozionale , che riguarda il raggiungimento dell'armonia nella vita del gruppo ., e quella relativa al compito che consiste nell'organizzare al meglio il lavoro di gruppo . 
La leadership può essere esercitata adottando stili differenti :
1)La leadership autoritaria è caratterizzata da severità , spirito conservatore e incapacità di delega.
2)La leadership democratica è caratterizzata da capacità di delega , sensibilità al clima di gruppo e capacità di responsabilizzazione dei comportamenti. 
3)La leadership permissiva è caratterizzata dall'abdicazione del leader al proprio ruolo .

La leadership , dunque , comporta per chi la esercita COSTI E BENEFICI , E HA UNA FUNZIONE VITALE PER REGOLARE LA VITA DEL GRUPPO STESSO.

RISPOSTE : PAGINA 169
1)L'individualizzazione delle norme serve anche a delimitare lo spazio di libertà individuale all'interno del gruppo , il limite , cioè , oltre il quale la diversità di un comportamento può sfociare in devianza.
2)I Processi comunicativi all'interno di un gruppo sono :la comunicazione a ruota e la comunicazione a rete .
3) Il leader in un gruppo facilita il raggiungimento di un obiettivo comune. la leadership assolve due funzioni ben precise : quella socio emozionale  e quella relativa al compito.
4)I limiti di una leadership permissiva sono :l'abdicazione del leader al proprio ruolo che può produrre malumore tra i componenti del gruppo , mentre i vantaggi sono che può avere come effetto comportamenti individuali più improntati all'espressività e creatività personale.

LA COESIONE E LA MENTALITA' DI GRUPPO 

La funzione della coesione...
La coesione è LA TENDENZA DEL GRUPPO A SOPRAVVIVERE , mantenendo la sua composizione interna , attraverso il legame che unisce ogni membro e porta al sacrificio degli interessi individuali per favorire quelli collettivi .
...e la sua misurazione
E' stato messo a punto un metodo per misurare il grado di coesione di un gruppo e l'eventuale formazione di sottogruppi. 
Questo metodo è stato introdotto nel 194 da Jacob Levy Moreno e prende il nome di SOCIOMETRIA,


 i quali risultati sono raccolti e rappresentati in un SOCIOGRAMMA.





Gli effetti della mentalità di gruppo
La mentalità di gruppo tende a distorcere i processi decisionali, poichè fa in modo che vengano prese in considerazione poche alternative.
Leon Festinger sostiene che una volta entrati a far parte del gruppo , bisogna rispettarne le regole interne per continuare ad appartenervi.


Secondo la TEORIA DELL'IMPATTO SOCIALE  formulata da Bibb Latanè , più il gruppo è ampio , forte e vicino dal punto di vista spaziale e temporale , più è possibile influenzare il deviante .
L'ampiezza del gruppo può dar vita a un fenomeno detto INERZIA SOCIALE: quando si è in tanti a svolgere un compito , alcuni tendono a defilarsi da impegno e responsabilità .



L'IDENTITA' SOCIALE NELLA TEORIA DI TAJFEL 




I modi di comportamento all'interno del gruppo 
Nella sua teoria dell'identità sociale , Henri Tajfel  analizza le relazioni tra i gruppi sociali collocandole su un continuum ai cui poli estremi rispettivamente si collocano : il comportamento interindividuale , caratterizzato dalle caratteristiche personali , e il comportamento intergruppo , caratterizzato da categorie sociali o gruppi . 
Nelle relazioni  , quanto più una persona si pone in termini in termini di COMPORTAMENTO INTERGRUPPO , tanto più sente di agire come membro di un gruppo ben definito .
In questo caso , vi è la tendenza a minimizzare le diversità tra i membri del proprio gruppo , cioè il GRUPPO INTERNO e a massimizzare LA CONTRAPPOSIZIONE E LE DIVERSITA' CON I COMPONENTI DEL GRUPPO ESTERNO .

Autostima e senso di appartenenza al gruppo
Il livello di autostima di un individuo è quindi conseguenza del valore attribuito al gruppo a cui sente di appartenere .
Secondo lo studioso , infatti , l'identità sociale di un individuo ha origine dal suo senso di appartenenza a uno o più gruppi sociali .
Se l'appartenenza arrecherà soddisfazione e autostima a ogni individuo , questi cercherà di rimanere membro di un gruppo , se invece un gruppo non migliora l'autostima di un individuo , questi tenderà ad abbandonarlo .

Il confronto tra gruppi e la competitività
Rimanere in un gruppo implica la relazione e il CONFRONTO con altri gruppi per rielaborare i propri sistemi di riferimento , per rinforzare il senso di soddisfazione e migliorare gli aspetti chi aspetti che connotano la propria identità .
Il bisogno di un'identità sociale positiva sviluppa COMPETITIVITA' , cioè ogni gruppo cerca di evidenziare la propria superiorità e ciò non per ragioni materiali , ma per ricavare una maggiore gratificazione dal proprio senso di appartenenza .
La percezione si similarità di competenze e atteggiamenti , la percezione di differenza di status e la percezione di differenza instabile , sono i fattori che rendono un gruppo esterno un referente importante per il confronto. 

I GRUPPI NEL CYBERSPAZIO 


I gruppi virtuali sono costituiti da persone che interagiscono mediante reti telematiche o di telefonia sulla base di un interesse comune o di un medesimo approccio alla vita di relazione .
Queste prendono forma di COMUNITA' VIRTUALI .

Caratteristiche dei gruppi virtuali 



Vi sono alcuni aspetti distintivi legati in particolare modo al LINGUAGGIO  e all'IDENTITA' . 
A volte non si riesce a cogliere la valenza emotiva del messaggio e per questo si fa uso di EMOTICON . 
Però la velocità di comunicazione richiesta dalle piattaforme , per esempio la chat stimola l'uso di espressioni semplificate. 


VERIFICA: PAGINA 176
1)C=le persone interagiscono tra loro , sentendo di appartenere al gruppo , sono identificabili dall'esterno e da ciascun membro come parte di quel gruppo.
2)B= alla posizione che ciascun membro occupa nel gruppo e alla valutazione di quella posizione secondo una certa scala di valori .
DEFINISCI I SEGUENTI CONCETTI 
LEADER=il leader è colui che esercita maggiore influenza sugli altri membri del gruppo , facilitando il raggiungimento di un obiettivo comune.
INERZIA SOCIALE=quando si è in tanti a svolgere un compito , alcuni tendono a defilarsi da impegno e responsabilità .
COMPORTAMENTO INDIVIDUALE/COMPORTAMENTO INTERGRUPPO=caratterizzati rispettivamente dal fatto che le persone entrano in relazione e si confrontano sulla base delle caratteristiche personali , mentre l'altro è caratterizzato dal fatto che le persone entrano in relazione in relazione in quanto appartenenti a determinate categorie sociali .
3)
primo riquadro: gruppo di appartenenza ,status oggettivo 
secondo riquadro :gruppo di riferimento ,status soggettivo
terzo riquadro :gruppo esterno    








lunedì 2 marzo 2020

SOCIOLOGIA

         IL POTERE E LA DISUGUAGLIANZA



IL FENOMENO DEL POTERE:
Nella vita sociale si ha un irrigidimento in forme stabili di comportamento e di interazione. 
Il processo di irrigidimento è chiamato ISTITUZIONALIZZAZIONE che da a sua volta vita a strutture sociali rigide quali: le istituzioni e le organizzazioni della società .
Ogni organizzazione è tale nella misura in cui istituisce diverse posizioni al proprio interno , spesso ordinate in maniera gerarchica .La gerarchia delle posizioni è basata sul POTERE .
Ogni organizzazione sociale presenta dunque al proprio interno una distinzione più o meno rigida di ruoli e posizioni e questa comporta una distribuzione differenziata del potere all'interno dell'organizzazione sociale.
Ogni tipo di organizzazione sociale è basata su una divisione dei compiti e su una precisa attribuzione di ruoli , quindi anche su una distribuzione gerarchica del potere.
Si può trarre una prima conseguenza ovvero che il potere non è affatto limitato alla sfera della politica e dello stato .
Max Weber definisce acutamente il potere di un certo soggetto nella società come la possibilità che i suoi comandi trovino obbedienza da parte di altre persone .

POTERE INFORMALE E AUTORITA'


Max Weber individua un'altra forma di potere , che egli descrive come la probabilità che un certo soggetto ha di imporre la propria volontà all'interno di una relazione e di vedere attuata questa sua volontà nonostante l'opposizione di altri soggetti .
Esiste una manifestazione più generale e informale del potere, consiste nella capacità di ottenere qualcosa contro la volontà altrui , senza necessariamente ricorrere a dei comandi espliciti . 
Le disuguaglianze nella distribuzione del potere non sono un prodotto esclusivo della società istituzionalizzata , ma hanno una radice più profonda nella natura dei rapporti umani in generale .
Il potere non è solo un fatto istituzionale e burocratico : ogni interazione tra gli uomini, anche la più libera , immediata , inattesa e casuale , è in qualche modo aperta all'instaurazione di rapporti di potere .


Ci sono le RELAZIONI DI POTERE INFORMALI e le RELAZIONI DI POTERE ISTITUZIONALIZZATE , cioè rese formali e ufficiali da un sistema di posizioni e di ruoli accettato più o meno da tutti , in sociologia si parla di AUTORITA'  (terminologia introdotta da Weber) .
L'autorità è sempre inerente a una certa posizione sociale.
Mentre il POTERE INFORMALE è un RAPPORTO DI FATTO ,cioè un raporto che vale solo nella misura in cui i protagonisti  dell'interazione lo fanno attivamente valere , l'autorità è un potere legittimo , cioè una forma di potere che viene riconosciuta come valida e accettata da tutti.













ESEMPIO:l'autorità di un arbitro è un esempio di potere legittimo, mentre il rapinatore esercita un potere personale e informale .

IL POTERE COME POTER-FARE 
Le STRUTTURE DI POTERE però , su cui si basa la società non sono soltanto STRUMENTI DI INGIUSTIZIA .
"POTERE" significa "potere su qualcuno " e " potere di fare qualcosa" .
Secondo Talcot Parsons , il potere rappresenta anche la condizione per POTER AGIRE .
Il potere ha una funzione "sana" per la società quando è uno strumento per mobilitare delle risorse in vista di un obiettivo da raggiungere.( potere "su" si trasforma in potere "di" , nel poter fare una certa cosa)
ESEMPIO:l'insegnante assume una posizione di "potere".
(IL POTERE E' UNO STRUMENTO PER MOBILITARE DELLE RISORSE IN VISTA DI UN OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE. UN'ORGANIZZAZIONE COME LA SCUOLA ,PER ESEMPIO, E' BASATA SU STRUTTURE DI POTERE ISTITUZIONALIZZATE :ALL'INSEGNANTE VIENE RICONOSCIUTA UN'AUTORITA' AFFINCHE' LA SCUOLA RAGGIUNGA LO SCOPO CHE SI PREFIGGE CIOE' FORMARE LE NUOVE GENERAZIONI IN VISTA DELL'INGRESSO NELLA SOCIETA' ADULTA E NEL MONDO DEL LAVORO .



Le strutture di potere istituzionalizzate , le posizioni di autorità , hanno spesso una funzione POSITIVA non solo per chi le occupa ma anche per chi è a esse sottoposto .
Ogni FARE comporta un impedimento al fare degli altri .
La distribuzione diversificata del potere è , potremmo dire , un "fatto " sociale , qualcosa che semplicemente c'è e non può essere eliminato, e che può assumere significati positivi o negativi , tuttavia non è possibile sospendere ogni esercizio del potere.

LA DISUGUAGLIANZA



La DISTRIBUZIONE DIFFERENZIATA DEL POTERE produce DISUGUAGLIANZA tra le persone .
Si distribuiscono in maniera ineguale oltre al potere anche le RISORSE SOCIALI , che sono tutti i diversi tipi di "ricchezza" che la società produce e mette a disposizione dei suoi membri .
In senso generale si parla di DISUGUAGLIANZA SOCIALE quando gli individui che appartengono a una certa società non hanno uguale accesso alle risorse che questa mette loro a disposizione.

La DISEGUAGLIANZA DI RICCHEZZA ECONOMICA  è una forma di diseguaglianza sociale particolarmente sentita .
Vi è poi la DISEGUAGLIANZA DI PRESTIGIO ,cioè LEGATA AL GRADO DI CONSIDERAZIONE in cui viene tenuta una certa persona o un certo gruppo sociale . 
Un quarto importante fattore di disuguaglianza è costituito infine dall'istruzione , e in generale , dalle RISORSE CULTURALI , dato che una maggiore istruzione pone chi la possiede in una posizione di privilegio rispetto a chi ne è privo .

Al giorno d'oggi , invece ,i PRINCIPALI FATTORI DI DISUGUAGLIANZA SONO LEGATI ALLA POSIZIONE OCCUPATA DA CIASCUNO NELLA VITA PROFESSIONALE .

Spesso accade che quanti si trovano in una POSIZIONE SVANTAGGIATA RELATIVAMENTE A UNA DELLE RISORSE SOCIALI occupino , una POSIZIONE DI PRIVILEGIO RISPETTO AD ALTRE . 
Il carattere molteplice e articolato della distribuzione delle risorse sociali può trasformarsi in uno strumento attraverso cui la società rende "appetibili " diverse posizioni al suo interno .

La società in cui viviamo NON HA PIU' UNA STRUTTURA SEMPLICEMENTE PIRAMIDALE: il sistema delle risorse sociali è oggi così variegato che moltissime sono le opportunità di occupare una posizione di relativo vantaggio .

LE DIFFERENZE TRA GLI INDIVIDUI
Bisogna fare attenzione alla distinzione tra il concetto di DIFFERENZA e quello di DISUGUAGLIANZA .
Esse riguardano l'individuo umano indipendentemente da qualsiasi contesto , mentre le altre valgono solo nella misura in cui l'individuo è già in relazione con altri individui .
Tra gli uomini vi sono delle DIFFERENZE NATURALI che sono INDIPENDENTI DALL'ESISTENZA O MENO DI UNA SOCIETA' e vi sono delle DISUGUAGLIANZE CHE HANNO INVECE UN'ORIGINE PRETTAMENTE SOCIALE.

La società spesso attribuisce un significato CULTURALE alle differenze naturali . Mentre le differenze tra gli individui sono di tipo naturale , e danno origine a disuguaglianze solo nella misura in cui vengono culturalmente reinterpretate , le DISEGUAGLIANZE sono sempre di origine sociale.

La DISCRIMINAZIONE RAZZIALE ,cioè l'affermazione di disuguaglianze basate sulle differenze etniche , è l'esempio più evidente di come le DIFFERENZE NATURALI possano essere RIELABORATE DALLA SOCIETA'  ìIN FORME DI DISUGUAGLIANZA SOCIALE .
ESEMPIO: L'antisemitismo , discriminazione razziale e informale  (apartheid) 












La differenza sessuale tra uomini e donne dà origine a disuguaglianze tra i due sessi . La caratterizzazione sessuale è un dato fondamentale della nostra esperienza , sia privata sia sociale . Essa è presente in ogni essere umano ed è data dalla CONIUGAZIONE DI PRECISI TRATTI BIOLOGICI E ANATOMICI CON UNA SERIE DI RUOLI E DI ASPETTATIVE SOCIALI .ESEMPIO: donna in rapporto al mondo del lavoro .
Quando si parla di "sesso" e di differenze sessuali si fa riferimento alle CARATTERISTICHE BIOLOGICHE E ANATOMICHE degli individui. 




Quando si usa il termine "genere" si indicano invece i TRATTI SOCIALI E CULTURALI che qualificano il comportamento , il vissuto e i ruoli di una persona. 
Quindi il SESSO è un dato fisico , mentre il GENERE è un dato sociale. 


Infine sono fonte di disuguaglianza anche le DIFFERENZE DI ETA'  e lo sono soprattutto in relazione ai giovani e agli anziani .
Gli anziani sono una fascia di popolazione che può far conto , nella media nazionale , su un reddito più basso , su minori contatti sociali , su uno stile di vita più modesto .
Invece per quanto riguarda i giovani , il loro caso dimostra come una condizione naturale , quale l'età anagrafica , possa di volta in volta dar luogo o non dar luogo a corrispondenti interpretazioni culturali. 


PSICOLOGIA

                              PSICOLOGIA DELLE FOLLE  Numero 1:b=compie azioni che non commetterebbe da solo  Numero 2:b=invincibilità, ...